Numeri che destano sgomento e preoccupazione quelli contenuti nel Dossier della campagna Indifesa di Terre des Hommes sulla condizione di vita delle bambine e delle ragazze nel mondo. In Italia ogni anno circa 1000 bambini subiscono abusi sessuali, al ritmo quindi di due al giorno. Il 2016 in tal senso ha registrato un vero e proprio record in negativo: i minori vittime di violenza – non solo sessuale – sono stati nel complesso 5.383, praticamente 15 bambini ogni giorno. In 6 casi su 10 si è trattato di femmine, un dato assai preoccupante (+6%) se confrontato con il 2015.
Il rapporto di Terres des Hommes presentato in Senato il 10 ottobre dal presidente Pietro Grasso è stato da lui stesso così commentato: «Le conseguenze di una mancata protezione e promozione del benessere infantile sono pesantissime e si ripercuotono nelle fasi successive della vita, oltre a rappresentare un gravissimo danno alla società. Ogni bambina strappata alla violenza è una speranza di riscatto per tutti noi. Ricordiamolo sempre: le bambine di oggi saranno le donne di domani, abbiamo il dovere di combattere tradizioni, pratiche e comportamenti che negano loro i diritti fondamentali come quello all’integrità fisica e psichica, alla salute, all’istruzione».
Il problema più grande che emerge dal dossier è il fatto che gli episodi di violenza si verifichino nel luogo in cui ogni minore dovrebbe poter sentirsi maggiormente al sicuro, nella propria casa. Infatti, come leggiamo nel rapporto, le vittime di maltrattamento in famiglia sono state 1.618, per il 51% di sesso femminile con un aumento del 12% rispetto al 2015.
Purtroppo risulta in crescita, del 23%, anche il numero di ragazze e ragazzi vittime di abuso di mezzi di correzione o disciplina – 326 nel 2016 – e quindi di percosse poi culminate nella necessità di cure ospedaliere o sfociate in una denuncia. Anche in questo caso il bersaglio principale sono le bambine, nel 2016 erano il 58%.
La situazione si complica ulteriormente quando parliamo di violenze sessuali aggravate: le femmine sono l’83% delle vittime totali, i minori che fanno parte del circuito della pornografia l’82%, il 78% le bambine con meno di 14 anni forzate ad assistere ad atti sessuali.
Raffaele K. Salinari, presidente di Terres des Hommes, osserva: «Serve un impegno sempre maggiore del governo per trovare fondi per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere che orienti gli interventi sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo». Di fondamentale importanza è inoltre non sottovalutare il fenomeno dei matrimoni delle spose bambine; accade spesso che giovani ragazze cresciute in Italia poi vengano portate all’estero dove questo tipo di pratica è ancora molto diffusa e qui contraggano matrimoni con uomini di età molto maggiore diventando vittime di abusi, violenze, soprusi.