“Vite preziose“. Un titolo che racchiude in sé tutto il senso di questo progetto, attivato da Cospe Onlus e al quale si può partecipare fino al 18 dicembre. L’organizzazione chiama a raccolta i donatori italiani per aiutare le donne e le ragazze vittime di violenze e di discriminazione in Afghanistan per dare loro un futuro più sereno e aiutare a ripartire da zero per recuperare fiducia in se stesse e negli altri.
E’ attivo ancora per una settimana, infatti, il numero solidale 45526 con cui donare attraverso un sms o una telefonata per contribuire alla creazione di un luogo protetto di accoglienza per le donne ma anche per i loro bambini.
Come ricorda Cospe Onlus, l’Afghanistan è considerato il Paese più pericoloso al mondo per una donna e il suo indice di uguaglianza di genere è il più basso in assoluto (0.71). Fin dall’infanzia le donne sono discriminate in tutti i principali ambiti sociali: accesso alla salute, all’istruzione, alla giustizia, alle opportunità economiche, alla rappresentanza politica. Si calcola che 2,4 milioni di bambine non vadano a scuola e che il tasso di analfabetismo femminile raggiunga l’88%. A questo si somma il dramma della violenza fisica, psicologica e sessuale, nell’82% dei casi perpetrata in famiglia. Lo spettro di vessazioni include abusi, delitti d’onore, rapimenti, prostituzione coatta, stupri, matrimoni precoci e forzati. Maltrattare e uccidere una donna resta un crimine impunito, anche in presenza di leggi che formalmente lo condannano.
Per aiutare donne e ragazze vittime di violenza, dunque, l’organizzazione ha dato vita al progetto “Vite Preziose” che si avvale del contributo della testimonial Carlotta Natoli, volto della televisione, attrice, amica di COSPE, ma soprattutto donna impegnata in difesa dei diritti delle donne.
I fondi raccolti finanzieranno le attività della Casa Protetta e del Centro Donne, due strutture che l’associazione gestisce a Kabul.