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WaterView: fotocamere e smartphone si trasformano in pluviometri

Scattare fotografie o fare video con la pioggia può essere molto fastidioso perché le immagini spesso sono poco nitide e caratterizzate da fasci luminosi che rendono lo scatto poco chiaro. Eppure c’è chi, proprio a partire da questo fenomeno, è riuscito ad ideare una tecnologia innovativa in grado di misurare la pioggia, rivoluzionando il sistema delle previsioni meteo e non solo. E quale migliore occasione della Giornata mondiale della meteorologia in programma oggi (leggi l’articolo) per scoprire questa interessante iniziativa?

Parliamo della startup WaterView, una società inserita nell’incubatore I3P del Politecnico di Torino e fondata da tre giovani ingegneri: Paola Allamano, Paolo Cagnavero e Alberto Croci. La startup sviluppa servizi per la raccolta e l’analisi di Big Data in ambito meteorologico ed è specializzata nell’ideazione di sistemi intelligenti per il monitoraggio di fenomeni atmosferici e parametri ambientali.

Ciò che i giovani ingegneri hanno ideato è una tecnica che misura l’intensità della precipitazione atmosferica, proprio a partire dalle caratteristiche strisce luminose lasciate dalle gocce d’acqua in filmati e fotografie, che possono provenire da macchine fotografiche tradizionali, telecamere di rete, webcam o smartphone.

Attraverso un’ampia gamma di dispositivi compatibili e ai propri algoritmi di elaborazione, WaterView sta aprendo la strada alla raccolta di grandi quantità di dati pluviometrici di fondamentale interesse per diversi settori, in cui conoscere l’intensità delle precipitazioni può fare la differenza: dagli operatori della protezione civile alla gestione e controllo della viabilità; dai fornitori di servizi meteo ai consorzi agricoli ai grandi eventi all’aperto.
La tecnologia di WaterView è protetta da un brevetto che attualmente si trova in fase di estensione internazionale e di recente il Club degli Investitori, il più grande network regionale di business angel in Italia, ha effettuato un nuovo investimento a favore della startup per un valore di 475 mila euro.
«Negli ultimi mesi sono stati diversi i progetti di big data valutati, ma nessuno aveva mai convinto pienamente i soci ad investire», ha dichiarato Giancarlo Rocchietti, presidente del Club degli Investitori. «Su WaterView non ci sono stati dubbi: il progetto è nuovo, innovativo e risponde all’esigenza di raccogliere dei dati che spesso hanno a che fare con la sicurezza delle persone. Basti pensare al valore aggiunto che questi dati possono dare in caso di emergenza meteo agli operatori della protezione civile».
Soddisfatti per aver ottenuto la fiducia del network anche i protagonisti dell’iniziativa. «Aver ottenuto il sostegno economico di una realtà così importante e impegnata su investimenti di successo è per noi motivo di orgoglio, ma soprattutto rappresenta al tempo stesso una conferma e un incoraggiamento», ha commentato Paola Allamano, amministratore delegato e co-fondatrice di WaterView. «La sfida ora è di promuovere al meglio la conoscenza del nostro prodotto e i vantaggi che può offrire sia per le aziende private sia per la pubblica amministrazione e le istituzioni».
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Redazione