Chi non conosce la più grande enciclopedia libera del mondo? Così grande che il suo posto non poteva che essere la Rete, dove le pagine non sono fisiche e le possibilità di consultazione immediate e semplici. Stiamo parlando, ma l’avrete già intuito, di Wikipedia, la piattaforma nata per la condivisione della conoscenza, disponibile in 284 edizioni in lingue diverse e, finora, con quasi 45.000 milioni di voci compilate, modificate e controllate da 2 milioni di volontari.
Se prendiamo ad esempio la sola versione italiana, i numeri sono incredibili: Wikipedia viene consultata 14 milioni di volte al giorno. Come forse molti di voi sapranno, Wikimedia Italia è l’associazione che opera nel nostro Paese sulla nota piattaforma ed è, secondo la filosofia del marchio, depositaria di valori che fanno riferimento alla libera conoscenza, alla diffusione e alla gratuità del sapere. Ora, Wikimedia Italia, si è fatta promotrice di un’iniziativa molto interessante, “Wikipedia va a scuola”, che tutti possiamo sostenere con un sms o con una telefonata al numero solidale 45522 fino al 12 giugno.
L’intento dell’associazione, una volta raccolti i fondi, è quello di dar vita in tutta Italia a dei corsi che mettano gli studenti nella condizione di acquisire competenze digitali per poter passare dallo status di consultatori a quello di contributori attivi. A guidare le lezione ci sarà chiaramente una rete di volontari molto esperti in materia che inizieranno le loro lezioni a partire dai pilastri principali su cui si costruisce un’enciclopedia libera: il punto di vista obiettivo, l’affidabilità delle fonti, il peso enciclopedico di quanto viene scritto, il diritto d’autore e le licenze libere e l’importanza della collaborazione tra persone per i contenuti condivisi.
Tutti punti fondamentali per poter essere utenti attivi ma un capitolo fondamentale verrà riservato all’attendibilità delle fonti. Infatti “enciclopedia libera” non vuol certo significare che ognuno abbia la facoltà di diffondere informazioni di fonte incerta, dubbia o inesistente, e infatti, a scanso di equivoci, sappiamo bene che all’interno di Wikipedia è possibile correggere eventuali errori.
Ma l’importanza delle fonti è cruciale, esattamente come spiega Maurizio Codogno, il portavoce di Wikimedia Italia: «Scrivere la voce di un’enciclopedia ti obbliga alla verifica delle fonti da cui attingere, perciò collaborare per la diffusione del sapere rende una comunità più consapevole di come le notizie che ci bombardano non siano necessariamente vere o presentate in modo neutrale».
E quindi Wikimedia propone le sue 7 utili regole, maturate dopo 15 anni di esperienza, che servono a individuare e utilizzare le fonti correttamente:
- Non tutte le fonti sono uguali!
- Una fonte non è affidabile per tutto
- Una fonte non è affidabile solo perché ne parlano in tanti
- Una fonte può riportare fatti e opinioni, ma spesso li mischia
- Fonti valide ma contrastanti: vanno presentate entrambe, riservando uno spazio corrispondente al consenso
- Controllare attentamente i numeri: ogni dato deve avere un riferimento preciso
- Attenzione allo stile di scrittura
Regole importanti per diventare collaboratori di Wikipedia ma che valgono anche quando ci si trova di fronte a notizie, per distinguere facilmente una notizia vera da una bufala, una notizia inventata, le ormai tanto diffuse fake news.